Parlavo proprio oggi di piante conla mia amica Lucia, che continua a spendere ogni anno tanti soldi per le piante annuali.
Noi abbiamo provato il primo anno a cercare di seguire il trend delle piante annuali: violette, pelargoni, verbene, primule.
Però ci siamo resi conto che è più la fatica che il gusto.
I pelargoni vengono assediati dalla maledetta farfallina e si riempiono di bruchi. Per cui meglio non tenerli che passare il tempo a spruzzarli di veleno che uccide anche le povere api.
Violette e primule hanno una vita cosi breve che i vasi a loro dedicati dovevano essere sostituiti entro breve. Purtroppo noi abbiamopoco tempo da dedicare al terrazzo e abbiamo dovuto rinunciare ad avere i balconi tirolo-like, scegliendo invece piante perenni/sempreverdi che ci assicurassero un terrazzo pieno e rigoglioso in ogni stagione. Abbiamo imtrodotto anche alcuni sempervivum e sedum: sono piante rustiche, di poche pretese ma che ci danno molte soddisfazioni.
Questa primavera abbiamo passato un po' di tempo a liberarci dei cadaveri: il freddo intenso dell'inverno ha fatto molte vittime tra le piante grasse e succulente, sebbene avessimo provveduto a ripararle ancora meglio abolendo la serra e trasferendo le piante in una terrazza "interna" e chiusa (ma non sigillata) da una tenda in plastica.
E' morta ad esempio la bellissima aloe che stava sul terrazzo davanti. L'abbiamo sostituita spostando una lavanda che era sul terrazzone.
Quest'anno non ho fatto progetti complicati per il terrazzo. Abbiamo deciso di mantenere l'assetto che avevamo impostato l'anno scorso, perchè ci sembra che le piante siano state bene.
Abbiamo riorganizzato un po' l'angolo ombroso per gestire meglio le dimensioni di una Hydrangea molto vigorosa e sistemandole vicino una nuova Hydrangea Serrata Chinensis
La novità, rispetto al progetto dell'anno scorso è la presenza di una piccola pergola su cui si è abbarbicata una Wisteria brachybotrys 'Showa Beni'. L'introduzione risale però alla tarda primavera dell'anno scorso. Dovremo studiare meglio le istruzioni sulla potatura, perchè quest'anno abbiamo sbagliato e abbiamo perso i fiori.
Ma ecco qua alcune fioriture, i semprervivum e i sedum che ho descritto a Lucia e che mi ha detto che non le piacciono :o)

Uno degli iris...

Un Iris che da 2 anni non fioriva...

La Clematis Dr Ruppel

Il convolvolo acquistato a Imola, che si è finalmente ambientato

La rosellina l'anno scorso era molto sofferente, quest'anno ha un vaso tutto suo

La Stachys si prepara a fiorire

Il prossimo anno dovremo assolutamente dividere la Hosta, sta soffocando l'Heuchera Caramel!

Una composizione di sedum e sempervivum che mi piace molto

Qusti sempervivum stanno iniziando a crescere, quando sono arrivati erano microscopici

La composizione di sedum che preferisco ma di cuinon ricordo il nome
Il terrazzo a Maggio, con il fresco e la pioggia era verdissimo e fiorito.
La nuova disposizione scelta per le piante è dimostrata abbastanza azzeccata e "d'ffetto".
qualche immagine:
Il primo giorno di primavera mi sono recata a Riccione per Giardini d'Autore anche se il tempo non era l'ideale: la mattina aveva anche nevicato!
Ho girato un po' tra gli espositori nel primo pomeriggio alla ricerca di una Perovskia che purtroppo non ho trovato. Avrei voluto fare anche qualche foto in più, ma dato il vento gelido si stava meglio con i guanti che a mani nude.
Qualche scatto agli ellebori, sempre affascinanti...
Mi sono persa in questo sentierino alla ricerca di un sedum giallo-verdolino...
Molto carino questo allestimento...
Il rabarbaro è un grande oggetto del desiderio, ma ho già registrato un fallimento e quindi mi limito ad osservarlo...
Sosta anche dalle grasse e/o spinose e ad uno stand profumatissimo e con splendidi colori
Un occhio anche alla villa ...
E all'allestimento alla base delle scale di accesso decorate con splendidi vasi in terracottà (ahimé che sono costretta alla plastica :verysad: )
Dall'alto...
In occasione della manifestazione c'è stato un piccolo incontro tra forumisti giardinicoli e oltre alle chiacchere sulle piante abbiamo anche fatto merenda. Io avevo preparato i cuori allo yogurt, ma c'erano molte altre cose tra cui la torta di ricotta di margot e una splendida cheesecake di Paola.
Grazie a Sissi per l'organizzazione e un saluto anche da Tosca
Avevo iniziato il blog con tanti buoni propositi ma il ptempo a disposizione è quello che è e l'altro me ne porta via già tanto!
Il risveglio della terrazza quest'anno parte in grande stile: ho realizzato addirittura un progetto cartaceo.
Ho deciso di raggruppare il mare di vasettini che ho in alcune vasche altrimenti c'è troppo caos. Domani si inizia a lavorare.
Giunti alla primavera del 2008 penso sia giusto fare un bilancio delle piante dell'anno passato. Scelgo di farlo a primavera perché il passaggio dell'inverno è un momento molto delicato per degli inesperti come noi e infatti abbiamo registrato molte perdite da cui speriamo di imparare qualcosa.
Il 2007 è stato il primo anno di vita del terrazzo. Cioè dei 3 terrazzi, ma il pensiero va sempre al terrazzone grande che richiede più cure e attenzioni.
Prima considerazione: le piante delicate, cioè quelle non resistenti al freddo, sono indubbiamente complicate. La tentazione sarebbe quella di disfarsene però ci piacciono tanto e così continueremo a faticare per proteggerle.
Tutte le grasse, succulente e freddolose hanno passato l'inverno in serra.
Per realizzarla abbiamo chiuso una parte del tetto spiovente con un telo: essendo rivolte a sud le piante ricevono abbastanza sole e il tetto ingabbia il calore che riesce ad uscire dalla casa.
Però abbiamo commesso un errore: abbiamo chiuso la serra su tutti i lati e alcune piante grasse sono morte a causa dell'umidità.
La "serra"...
e qui in fase di smontaggio
Seconda Considerazione: i parassiti e le malattie.
Prima di iniziare a tenere le piante sul terrazzo non immaginavo che i parassiti fossero così agguerriti. Ho letto che le condizioni delle piante in vaso sono stressanti e le espongono maggiormente agli attacchi dei parassiti.
Infatti abbiamo avuto di tutto: cetonie, ragnetto rosso, qualcosa di simile alla cocciniglia che ha ucciso il cotoneaster, afidi a tonnellate, mosca bianca, un esemplare raro ed estero di cocciniglia, oidio.
Penso che nel giardino del mio babbo tutte queste "piaghe" non si siano verificate nei 20 anni di vita che ha!
La filosofia che abbiamo adottato però è quella di non abbondare con gli antiparassitari. Somministriamo Confidor solo nelle infestazioni più gravi e se la pianta non è in fiore per evitare di uccidere le rare apine che si vedono.
Per gli afidi eseguiamo una semplice rimozione manuale: un po' schifosa ma efficace.
Per l'oidio abbiamo imparato che si devono togliere le foglie malate: in ottobre 2007 abbiamo dovuto potare l'ortensia quasi a zero perchè avevamo sottovalutato quella polverina bianca che era comparsa su qualche foglia. In breve aveva colpito tutta la pianta e le foglie cadevano.
Terza Considerazione: impatto visivo del terrazzo.
Quando abbiamo preso casa dopo il matrimonio il terrazzo era solo un insieme di piastrelle allineate su una superficie piana. A dire il vero la vegetazione aveva cercato di impadronirsene: un seme di un alberello aveva germogliato nelle fessure tra le piastrelle rischiando oltretutto di rovinare la copertura impermeabile.
Le prime due o tre piante che abbiamo messo ci sembravano già una rigogliosa foresta tropicale rispetto allo stato iniziale del terrazzo. Riguradando le foto però devo ammettere che l'aspetto globale era molto deludente.
C'è poco da fare: un terrazzo non è un giardino... penso che poche piante piccole un in giardino di nuovo impianto appaiano un po' desolate, ma comunque ci sono terra ed erba che armonizzano.
Su un terrazzo invece ci sono i vasi a contenere le piante e, nonostante gli sforzi che mi sembrava di avere fatto, l'aspetto finale appariva come una fila di condannati davanti al plotone di esecuzione :o(
Dalle bellissime foto del terrazzo di MariaAcquaria ho imparato che il "trucco" per creare un effetto gradevole con le piante è quello di avvicinare i vasi, i più alti dietro, quelli piccoli davanti.
Poi usare piante ricadenti per mascherare i vasi.
La teoria mi sembrava davvero molto chiara e realizzabile. ePerò alla prova dei fatti non ci sono per niente riuscita... questo è stato il primo esperimento. Davvero deludente.
(foto in arrivo)
Queste invece sono le altre parti del terrazzo:
La parte rivolta a est:
l'angolo "ombroso" maldestramente coperto con una rete ombreggiante:
Un altro tentativo di composizione, esposta ad ovest, con il secchiolago ombreggiato :o)
La vasca delle lavande, quella a sinistra è danneggiata dalla troppa acqua ma è sopravvissuta:
Il vaso con la rosa e 2 conifere nane: pessimo abbinamento, le conifere hanno sofferto e non sono spravvissute.
Quarta Considerazione: disposizione ed esposizione.
Le schede delle piante consigliano la posizione in cui metterla perchè abbia le condizioni migliori. In questo anno di terrazzo abbiamo imparato che quando una scheda raccomanda "pieno sole" non bisogna seguire alla lettere questa indicazione quando si tratta di una pianta in vaso posta su un terrazzo.
Le piante in pieno sole infatti non riescono a mantenere una umidità degna per la sopravvivenza, si disidratano inevitabilmente e nemmeno due annaffiature giornaliere bastano.
Il troppo sole danneggia le piante poste in vasi singoli e piccoli, abbiamo quindi deciso che in futuro cercheremo di mettere le piante in grandi vasche affinché la quantità maggiore di terra permetta di mantenere un po' di umidità durante le giornate di fuoco.
Alla fin fine il bilancio del primo anno lo definirei positivo: avere un terrazzo abitato da piante crea una sensazione positiva. Durante la bella stagione il terrazzo sembra quasi un'altra casa: ci piace molto l'idea di stare all'aperto ma cmq essere sempre dentro casa.
Comunque dobbiamo registrare un discreto numero di perdite:
- la bouganvillea nana: pensiamo che abbia ricevuto troppa acqua durante l'estate
- la clematide: abbiamo spagliato l'impianto
- qualche pianta grassa: sapevamo che era rischioso tenerle su un terrazzo, però si trattava di acquisti a prezzo bassissimo o pezzetti presi qua e là.
- il "gigante" (Crassula Ovata) che non ha sopportato lo spostamento a nord di 350km
- il pino mugo e i juniperus: non sono riusciti a sopravvivere insieme alla rosa, forse quest'ultima è una pianta troppo invadente.
Speriamo che il prossimo anno (primavera 2008 - primavera 2009) sia migliore...
Vorrei tenere una specie di "inventario" delle piante per vedere come evolve, anche numericamente, il terrazzo.
Lo dividerò per i 3 terrazzi che ho: terrazzo fronte, terrazzo retro e terrazzone.
Terrazzo Fronte:
Cassetta in legno:
- Rosmarino
- Falso Gelsomino ()
Piccola Balconette "stagionale":
- Pelargone
- Verbena
- Vinca variegata
Vaso con Gardenia
Piccolo Vasetto con Maggiorana (da mia semina)
Terrazzo Retro
Cassetta in legno:
- Aloe
- Ligustro
Terrazzone:
Cassetta in legno:
- Lavanda officinalis
- Lavandula Dentata (forse)
- Escallonia, forse 'Red Robin'
- Crassula ricadente
- Buxus a foglia piccolina
- ... se mi ricordassi lo scriverei :o)
Secchiolago:
- Cupressus Macrocarpa varietà Goldcrest
- Festuca Glauca
- Evonimo (???)
Vascone:
- Rosa Meillandina
- Juniperus
- Pino Mugo
Vascone:
- Bambù
- Vinca variegata
- Coleus Rosso (stagionale)
Balconette :
- Incenso
- Solanum Jasminodiensis
Balconette stagionale:
- Petunia rosa
- Surfinia Fuxia
- Coleus variegato verde-fuxia
In tanti vasi, uno per pianta:
- Hemerocallis... ???
- Stachys Lanata
- Buganvillea Nana
- Gazania Arancio
- Ortensia bianca (Hydrangea Macrophilla??)
- Acer Palmatum Desojo
Balconette con 2 varietà di edera adatte all'ombra e campanula
Assortimento piante grasse, quasi tutte in vasi singoli:
- 2 Agave Salmiana
- 2 Aloe Arborescens
- Aeonium arboreum 'Atropurpureum'
- ...